La Commissione Europea ha approvato e adottato una nuova versione delle Clausole Contrattuali Standard (SCC) che rivede il modo in cui i dati possono essere trasferiti verso paesi extra UE-SEE.
Molti professionisti ed aziende (titolari del trattamento) attendevano le nuove SCC da tempo poichè fanno affidamento su clausole contrattuali standard per il trasferimento in modo sicuro dei propri dati fuori dallo Spazio economico europeo (SEE) nell’attività quotidiana, soprattutto se utilizzano il cloud nella gestione dei processi interni e/o nella gestione delle risorse umane.
Nel luglio 2020, la Corte di giustizia europea (ECJ) aveva dichiarato che i trasferimenti di dati al di fuori dell’Unione europea (UE) basati sulle SCC sono vietati se l’esportatore non è stato in grado di garantire un livello adeguato di protezione dei dati. Ciò aveva richiesto ad aziende e professionisti di riesaminare il proprio modello organizzativo per verificarne la conformità normativa rispetto ai trattamenti di dati personali in essere. La Commissione Europea ha stabilito che la nuova versione delle SCC si applicherà ai nuovi contratti stipulati a far data dal 27 settembre 2021 nel caso in cui comportino trasferimenti di dati extra UE, mentre i contratti conclusi prima del 27 settembre 2021 sulla base di precedenti decisioni (2001/497/CE o 2010/87/UE) forniscono garanzie adeguate fino al 27 dicembre 2022, sempre che i trattamenti oggetto dei contratti rimangano invariati e il ricorso a tali clausole preveda l’impegno vincolante ed esecutivo da parte del titolare del trattamento o del responsabile del trattamento nel paese terzo ad applicare le garanzie adeguate, anche per quanto riguarda i diritti degli interessati.
Successivamente al 27 dicembre 2022, sarà necessario aggiornare i contratti conclusi prima del 27 settembre 2021 con le nuove SCC.
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